Qualche utile consiglio sull’introduzione delle verdure nell’alimentazione dei nostri figli per evitare l’obesità infantile.

L’aumento di peso dei bambini è ormai accertato può diventare rilevante già dalla tenera età. Allora, l’obesità infantile può così essere presente già a nove mesi.

ciboE’ il risultato di una ricerca della Wayne State University (Detroit, USA), diretta dal professor BrianMoss e pubblicata sul “Journal of Health Promotion”. Vediamo di capirne di più …Il team del professor Moss ha lavorato sul Early Childhood Longitudinal Study-Birth Cohort, prendendo in esame i dati di 16.400 nati nell’anno 2001. Di questi, 8.900 avevano circa nove mesi, mentre 7.500 bambini avevano circa due anni. Innanzitutto, è emerso come l’obesi
tà fosse elemento da non trascurare. Bambini di nove mesi, il 32% era già vittima della malattia. Riguardo poi i colleghi di due anni, la percentuale saliva al 34%. Analizzando il campione per genere, gli esperti hanno notato come i maschi fossero più vulnerabili delle femmine. Se invece il criterio era l’appartenenza etnica, gli ispanici erano più vulnerabili dei caucasici, mentre gli asiatici e gli originari delle Isole del Pacifico manifestavano un rischio quasi nullo.

In ogni caso, il professor Moss mette in chiaro come l’obesità in tenera età è palese sintomo di predisposizione all’aumento di peso più avanti negli anni. Il collega Joyce Lee, che insegna endocrinologia pediatrica all’Università del Michigan, è sulla stessa posizione: una (cattiva) alimentazione da piccoli determina il peso del futuro.

Per questo, conclude Moss, “Con il bambino più piccolo, è fondamentale per i genitori controllare l’apporto nutrizionale del loro piccolo perché questo determinerà il loro peso in futuro. Non esiste una “dieta standard” per i bambini e i giovani. I genitori dovrebbero comunicare con il loro pediatra sul modo sano per nutrire i loro figli”.

Di conseguenza, i medici devono prendere le contromosse adeguate. L’ alimentazione dei bambini va controllata dai pediatri sin dalle prime visite: far cambiare abitudini alimentari sbagliate a genitori e piccoli pazienti quando ormai le seguono da anni è una sfida monumentale, quindi molto meglio agire in anticipo. Ma spesso le teste e le cattive abitudini sono dure da cambiare…spessissimo mi ritrovo a tu per tu con bambini accompagnati dai loro genitori perché cicciottelli….e mi accorgo che i genitori tendono troppo esso a delegare…perchè è più facile, comodo, veloce…ma è davvero più corretto?

Cari genitori, voi siete i primi nutrizionisti dei vostri figli, esattamente come siete i primi loro pediatri, poichè vi fate portavoce quando loro ancora non sanno parlare dei loro malesseri. E allora? Se vostro figlio è in sovrappeso o obeso mettetevi in discussione per favore! ….Non si ammettono ignoranze in tal senso, è necessario informarsi, documenttarsi, la nutrizione dei vostri figli è una vostra grande responsabilità, cerchiamo di farcene carico e non di sfuggirne.

Troppe volte sento dai genitori queste frasi: “Dottoressa ma il mio bambino non mangia le verdure con cosa le posso sostituire?” Ma, Santo Berrino (e credetemi lo vorrei Santo subito), con cosa le volete sostituire? Non esiste niente che possa far le loro veci, e lo so pure io che hanno un sapore diverso dalla carne, dalle frittelle, dalle patate o dalla pastasciutta ….appunto perchè sono verdure….

“Ma mio figlio non è abituato a questi sapori?” E voi lo siete?????? Mangiate davvero dalle 3 alle 5 porzioni di verdure al giorno ?? Se la risposa è si, se la risposta è veramente si , allora vostro figlio è certamente abituato a questi sapori, odori e colori…..”Allora sono costretto a cambiare menù purchè mangi” Ehhhhhhhhhhhh??????? Ma le regole in nutrizione chi le dettano i bambini o i genitori??? Non è togliendo le verdure o la frutta che impareranno a mangiarle…semplicemente rimandate il problema di qualche anno quando sarà ancora più difficile far cambiare abitudini.