Le vacanze sono ormai terminate. Ma per i genitori può essere utile analizzare il proprio atteggiamento nei confronti dei propri figli avuto nelle scorse vacanze, per poterlo eventualmente modellare in futuro. Il parere della Dott.ssa Di Bisceglie.

La prima vacanza del bambino con i neo genitori è la prima esperienza della famiglia fuori dal contesto di quotidianità che finora ha caratterizzato la vita di mamma, papà e bambino.

I neo genitori spesso vivono con ansia e preoccupazione la prima vacanza con il bambino, tante sono le domande  le perplessità i dubbi e le aspettative, come il bambino vivrà questo momento, se si riuscirà a gestire i momenti più critici, come ad esempio il momento del viaggio.

Per tali motivi i genitori all’avvicinarsi della vacanza spesso super organizzano nei dettagli qualunque cosa che i riguardi il bambino,  per paura che qualcosa vada storto. Grandi aspettative dei genitori, che si chiedono se sono adeguati a spostarsi con il piccolo in luoghi che non conoscono ed a trovarsi a gestire gli  imprevisti che possono presentarsi.

In questo scenario fatto di interrogativi e paure che la vacanza attiva, si aggiunge un cambiamento che è in atto, già di per sé importante: il passaggio dalla vita di coppia- coniugale a quella di famiglia. La divenuta coppia genitoriale si interroga come sarà questo compito da genitore: sarò una buona mamma? sarò un buon papà? anche la vita di coppia cambia con un figlio, e anche in questo caso gli interrogativi sono diversi e ciò che prima  la coppia gestiva in un modo all’interno di una relazione a due, adesso c’è un nuovo ruolo da svolgere, quello di genitore.

Ecco che per la nuova famiglia trascorrere dei giorni insieme lontani dal lavoro, dalla quotidianità, sperimentare e sperimentarsi insieme rispetto a un’esperienza dove il gioco, la spensieratezza, la socialità altra, rappresenta un momento importante e prezioso per la crescita psichica del bambino.

Vedere e sentire papà e mamma in un nuovo contesto di svago di giocosità è un modo diverso di sperimentare lo stare insieme, il bambino sente che può sperimentare altre parti di sé in quanto i genitori creano quello spazio potenziale, di gioco, di spontaneità di cui Winnicott, uno dei più noti psicoanalisti, ci parla: “E’ sull’esperienza del gioco che viene costruita l’esistenza dell’uomo come esperienza. E’ solo nel gioco che il bambino o l’adulto è libero di essere creativo.

E’ nel gioco e nell’essere creativo che l’individuo scopre il Sé poiché è qui che è possibile la comunicazione.  Il rilassamento in condizioni di fiducia, permette creatività fisica e mentale. Questa viene manifestata nel gioco e la somma di queste esperienze costituisce la base del Sé.

Winnicott ci aiuta meglio a comprendere l’importanza del gioco di per sé, che in un’esperienza come quella della vacanza è amplificata e vissuta più intensamente dalla famiglia.  

Ecco che i dubbi, le perplessità si attenuano perchè è l’esperienza della relazione e dello stare insieme che permette al bambino, grazie a un clima di giocosità e rilassamento da parte dei genitori, a sua volta di stare tranquillo, tutto a beneficio dell’intera famiglia.

I genitori in primis quindi, dovranno accogliere con serenità qualunque disagio che il bimbo potrà avere in quei giorni, senza entrare in ansia alla prima difficoltà che il bambino presenterà, perché è solo così facendo che infonderà in lui la possibilità di godere di quei momenti di convivialità.